FUORI LUOGO-TESTI

Testi e musica: Luciano Nardozza

1) Beata Ingenuità

 

Beata

tanta ingenuità

che può considerare

che la vista

cresca

con l’età

a me
non pare

 

sarà per come

sono io
la sola idea che 

“dimmi adesso

stai con mamma

o con papà?”
mi fa star male

 

col tempo

redimerò l’intento
di punire

chi ha sottratto
la mia storia

 

nel tempo

libererò
la spinta
di mentire
e non trovarmi più

 

beata
tanta umanità
che può considerare

che la scelta

giusta

sia in realtà

il mal minore

 

sarà per come sarai tu

ma questa fame
di cadere

sbattere
e tirarsi sù

a me
non viene

 

col tempo

respingerò l’intento
di punire

chi ha sottratto
la mia storia

 

nel tempo

libererò l’istinto
di mentire per

trovar di più

 

 

beata tanta civiltà
che riesce a infliggere

in un colpo secco

sacchi

di viltà
senza sparare

 

sarà per come sono io
ma quest’idea che

“spacco tutto
tanto
poi lui resta mio”
mi fa tremare

 

col tempo

ritroverò la voglia

di salire

e intanto

ho perso la mia storia

 

nel tempo

libererò l’istinto
di mentire

per trovar di più

 

col tempo

respingerò

l’intento
di punire

chi ha sottratto
la mia storia

 

nel tempo

libererò
la spinta
di mentire
e non trovarmi più

 

per una cosa

non c’è età

darsi
una scossa
per riavvicinare

quelle due metà

nelle tue ossa

 


2) Come fosse vento

Quante volte

il tuo aiuto

ho cercato
a vuoto

tra folate
di maestrali
l’ho intravisto

racchiuso
in un battere d’ali

so per certo

hai serbato

l’intensità
e sincerità
del nostro volo

pure se restomuto

il vuoto parla da solo

 

voli via
come fosse vento

nemmeno il tempo

di soffiarti accanto

 

così sia
è il mio paravento

tirando
dritto
almeno ho via
di scampo

 

nella notte

assopito
ti aspetto
tra le fitte
trame

d’apparenza

non rimane

che un lume

nella tua fredda stanza

 

ora che
non rinnego
di questa vita

il dono anche se
è veleno
nondimeno
mi spiego
il tuo andare lontano

 

voli via
come fosse vento

nemmeno il tempo

di soffiarti accanto

 

così sia
è il mio paravento

tirando
dritto
almeno ho via
di scampo

 

voli via
col vestito
giusto
che anomalia

seguirti di nascosto

 

così sia
tra carezze
e pianto
me ne sbarazzo

e inghiotto
lo spavento

 


3) L'uomo di cartone

 

L'uomo di cartone

ha preso a pugni

in faccia l'ospite d'onore
e ora sta tutto tranquillo a riposare

 

l'uomo di cartone
usa le scale
come fossero parole
già qualcosa ha visto

in cima da acchiappare

 

l'uomo di cartone
indossa i baci
come fossero nemici
se uno schizza
dentro non può più scappare

 

l'uomo, sette donne
e senza figli
ha stabilito di imparare
ma soltanto

se è qualcosa di valore

 

l'uomo di cartone
ha un nascondiglio in faccia

usa le persone
gli ho visto un'esca

in tasca

 

l'uomo affascinante

di cartone

ha un repertorio altisonante

per la gente che è disposta
a conquistare

 

l’uomo senza soldi
e mille impegni
ha già in sospeso un po' di conti

si sa che è un grande talento a rimandare

 

l'uomo di cartone
con questo enigma in faccia
usa le persone
guarda quante esche i

n tasca ha

 

l'uomo di cartone
emana arsenico ed incenso

come odore

e intanto spunta già un ombrello

che fa scudo al mondo

 

l'uomo di cartone
un poco d'acqua
e non sa che pesci pigliare

il suo volto

ho visto

già inizia a sbiadire

 

ora senza forma
né colore

fa i suoi conti con la colla
non può credere
che è tutto ciò che tenga

 

l'uomo di cartone

mille persone in faccia

senza più coesione

nella sua stessa

esca

 

l'uomo di cartone
ha un nascondiglio in faccia

usa le persone
gli ho visto un'esca

in tasca

 

 

 

4) Cielo rosso che esplode

 

Lieve sopra l'aria tesa

la faccia mia fa capolino

e indubbiamente si sposa

con quello che credi tu
in questo splendido

cielo d'agosto che esplode

 

scusa ho la mano sudata

sarà quest'afa
o forse
è semplicemente l'attesa

per quello che credi tu
in questo splendido
cielo stellato che esplode

 

e con la faccia invaghita

scocciata
mi fai
non togliermi l'illusione

non puoi sapere la vita

finché non ci sei...

 

o dolce anima
senti questa musica

dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo

 

adesso non fare l'offesa
se il piano tuo di liberarmi

a mala pena si sposa
con quello che volevi tu
in quello splendido
cielo d'agosto che esplode

 

arranca il cuore anche in discesa

chiuse le dita a forza
e il sangue lentamente riposa

ma quello che volevi tu

era quel cielo romantico

rosso che esplode

 

e con la faccia agguerrita

smarrita
mi fai
potevi fare attenzione

puoi dire forse alla vita

che tu non ci stai

 

o dolce anima
senti questa musica

dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo

 

e con la faccia agguerrita

spaesata
mi fai
potevi fare attenzione

puoi dire mica alla vita

che tu non ci stai

 

o dolce anima
senti questa musica

dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo

 


5) Nota

 

Nota

tutta ben vestita

e grata

a casa

aspetti invano
il mio ritorno

non puoi certo

arrovellarti
col mio moto

interno

 

nota
come la mia sposa
un poco trascurata
in quest'ultimo giorno

non può forse

attribuirsi
il mio allontanamento

 

nella testa
non lo faccio apposta
a consegnar le armi

al mio nemico

comico

pure saluto
e invito

a entrare dentro

 

dentro ai centri commerciali

le persone a stuoli
a intrattener le ore
e si assopisce

il solo e sano istinto

dell'amore

 

non mi è chiaro lo sfacelo

e la fatica
per toccare infine il cielo

ciottoli sopra un muretto

a prepararsi al volo

 

con le mani nelle tasche

il cuore stretto a morse

e l'intricato rito
vivere un minuto

e il resto

come di consueto

 

nota
ancora aspetti
la mia conversione

serve solo la pazienza

vivere l'orrore

che di errare

si va oltranza

 

sposa
invece hai ripudiato

il triste tuo cilicio
e rotto

il casto

voto

basta un letto
che ti alletti
più del tuo vestito

 

non mi è chiaro lo sfacelo

e la fatica
per toccare infine il cielo

ciottoli sopra un muretto

a prepararsi al volo

 

con le mani nelle tasche

il cuore stretto a morse

e l'intricato rito
vivere un minuto

e il resto

come di consueto

 

nota
invece hai immaginato

che del tuo sorriso

non so stare senza

 

senza indugio torno
e accordi arpeggio

alla chitarra

 

sposa
hai dato

per scontato

che avrei preferito
i tuoi giochetti

a tutto

senza tatto

all'improvviso
sono io il farabutto

 

non mi è chiaro il disincanto

l'illusione

il pianto
e l'essere contento
se all'eterna noia

segue l'estasi un momento

 

con le mani a scacciar mosche

il cuore nelle tasche
e l'intricato rito
concentrati sul miraggio

e non sul paradiso

 

non mi è chiaro lo sfacelo

e la fatica
per toccare infine il cielo

ciottoli sopra un muretto

a prepararsi al volo

 

con le mani nelle tasche

il cuore stretto a morse

e l'intricato rito
vivere un minuto

e il resto

come di consueto

 

6) La morte alle porte del cuore

 

La morte

alle porte
del cuore
ha il sogghigno

strano

del ricordo

il mio scrigno

in mano

a un "Io" codardo

che dice
mi piace
va bene così

 

la morte
che batte
che non muore

ha il sospiro

amaro

del rimpianto

tutto bene

dai, non mi lamento

la voce
che piace
ti dice

così

 

vorrei
partirmene alle Hawaii

piuttosto che stare qui

vorrei
vedere dove vai
per restarmene qui

 

Sconnesso

a ridosso

sel cuore

col rumore

nero

del ricordo
testa bassa
senza mai un riguardo

alla voce che
dice
non fare così

compresso

e commosso

nel cuore

con sospetto
adesso

aspetto

il giorno

dallo sterno
e poi dovunque intorno

la voce
vivace
che dice

così

 

vorrei
partirmene alle Hawaii

piuttosto che stare qui

vorrei
vedere dove vai
per restarmene qui

 

 

detesto
l'ascolto

del cuore

quando riesco
a starmene in silenzio

senz'anestetico
e nessun consenso
la voce
infelice
che dice

così

 

la morte
riparte
dal cuore
conto

piano

almeno
fino

a cento

quanta pena

corteggiare il vento

e la voce

che tace

ora dice

così

 

tu sei
di più di ciò

che sai

non mostrarti così

 

non puoi
ingannare ciò che sei

non nasconderti piu!

 


7) Calma Apparente

 

Nella tua calma apparente

placida come

una quercia d'estate

gli altri non sanno niente
vortici che dentro

prendono voce

 

vivide foto di un tempo
giorni di brezza

che muove le cose

ora che passa lento
pure l'unico attimo

in cui vi vedete

 

sudi a trovar le parole

per quel versetto finale

un'altra volta

proprio no

non ce la fai a sbagliare

 

zitta davanti al destino
tenera

ancora lo prendi per mano

ma proprio oggi

ancora no
non troverai le parole

 

nella tua calma apparente
urla che squarciano

il cielo di rabbia

tu che non sai più niente
lui con la testa

sta sotto la sabbia

 

in questo

suo ultimo gesto

sbagliato

gocce di seta

solcano il viso
quel che sentivi

ti è stato rubato

rubato e poi deriso

 

sudi a trovar le parole
di quel verdetto finale

un'altra volta

proprio no

ti sembra quasi morire

 

zitta davanti al destino
tenera ancora gli prendi la mano

ma proprio oggi

ancora no
non troverai le parole

 

complice lingua
che morde i tuoi passi
cela la tua ferita
non fai ritorno

gli scrupoli ammassi

amare non è fatica

 

sudi a trovar le parole
di quel versetto finale

un'altra volta

proprio no

non ce la fai a sbagliare

 

zitta davanti al destino
tenera

ancora gli prendi la mano

ma proprio oggi

ancora no
non troverai le parole


ma proprio oggi

ancora no
non vuoi trovar le parole

 

8) L'Appeso

 

Senza la cosa essenziale
capire

l’amore
mi pare

del fumo che ruota

e che sale

 

mica all’istante

confessa
ti prende
ti accende

e si eclissa

il momento

in cui inizi a duellare

 

pare

che la sua premessa

comporti
la morte

promessa
dal nero

all’incauto colore

 

stagna
anche l’acqua di mare

se non prende
forza
non sterza
e disdegna
il quieto
litorale

 

ma
tu resti
lì, l’Appeso

no
non vuoi sentirti indifeso

losco
al centro
del tuo affresco

pari
strano
aspiri
o meno all’abbandono?

 

giunto
alla fine del bosco

il momento
par giusto
mi sento
che qua va a finire

che cresco

 

tutto
ciò che è familiare

è già noto
e mi vien naturale

è da tempo
che deve sparire

 

forse il lavoro
è sbagliato

trascino il rancore

nel fiato

e l’amore

sta tutto

nel letto

 

schemi
rituali
e persone
da sacrificare
per ciò di migliore

che aspetti

da ore ed ore

 

 

ma
rimani
lì, l’Appeso

no
non ti esponi
è tutto in sospeso

dolce ammasso nel tuo affresco

appari
strano
aspiri
o meno all’abbandono?

 

e rimani lì l’Appeso

deponi
le armi
nudo e indifeso

forse adesso
ti sei arreso

cedi piano
a pieno
giù nell’abbandono

 


9) Quel che avvicina al bene

 

Avrei potuto
fare un po' di meglio
non fosse stato
per quel mio travaglio

splendido

solo tra le braccia tue

 

e adesso è dura metter tutto

a posto
come trovarsi sempre

al posto giusto

eccentrica

la tua malinconia

 

eppure vivo di te

distante come quel sole

 

quel che avvicina al bene

è strappare al tuo nome

il suo altare

romantico

 

quell'estasi non vale

se adesso

il suo posto

è nascosto

per me

 

ti giuro

tu sei tutto

quel che voglio

però alla prima chance
io cambio in meglio
dondola su funi la tua idea

 

qualcosa arriva

a rovinare tutto

la barca è a riva
e il remo tocca sotto
gelida

ora cambia la marea

 

e intanto vivo di te
che hai la tua casa sul sole

 

quel che avvicina al bene

è strappare

al tuo nome

ogni orpello romantico

 

quest'estasi

mi assale
è scomparso

il tuo volto

mi ha avvolto

con se'

 

e adesso rimpiangi

quanto vuoi

l'antico destino

e quel qualcuno
la fronte china

sopra al tuo cuscino

l'aroma di lino

e l'alone sugli occhi

 

la vista cospargi

quanto vuoi

di fiumi

di fieno

e ciel sereno

il mento tuo affondato
al mio cuscino

e resti, gridi, piangi, ridi

e ancora resisti

 

quel che avvicina al bene

è strappare

al tuo nome

il suo altare

romantico

 

quell'estasi non vale

se adesso

il suo posto

è nascosto per me

 

quel che avvicina al bene

è strappare

al tuo nome

ogni orpello romantico

 

quest'estasi mi assale
è scomparso

il tuo volto

mi ha avvolto

con se'

 

10) La forza dentro

 

Frugando nel baule

ho preso un pugno
una manciata

di memorie

 

seduto sulla gamba
di tuo padre
occhi sbarrati
a contemplare

il pane

 

la legna, il caminetto

e l’olio dappertutto

avvolge quella stanza

 

tua madre che ti nutre

e non ti dice

che un bel giorno

dovrai fare senza

 

lo sfondo delle fronde

e il bacio sulla fronte

accorcia le distanze

gli occhietti vispi

e quale meraviglia

galleggiare sulle onde

 

la mano di gigante
e il benvenuto

al mondo

adesso sei presente

 

ginocchia al pavimento

senza appiglio
ascolti

la tua forza dentro

 

da dove viene il tuo spirito

lo sguardo

antico
di chi ha già visto

il sentiero

 

l'andare intrepido

nulla ti ferma
se tu pensi che sia vero


la mente che ti guida
ha una sua propria volontà

vivi leggero

 

la stanza senza ombre

la scalata al monte

della tua esistenza

 

seduto

tutto dritto

un padre hai scelto

che ti spieghi il mondo

e il suo dolore

 

il nodo

e l' irrisolto

puntan l'indice sul volto

alla tua essenza


la fronte al pavimento
senza appiglio

esprimi

la tua voce dentro

 

da dove viene il tuo spirito
lo sguardo

antico
hai già percorso

quel sentiero

 

l'andare intrepido

nulla ti ferma
se tu pensi che sia vero


la mente che ti guida
ha una sua propria volontà

vivi leggero