tanta ingenuità
che può considerare
che la vista
cresca
con l’età
a me
non pare
sarà per come
sono io
la sola idea che
“dimmi adesso
stai con mamma
o con papà?”
mi fa star male
col tempo
redimerò l’intento
di punire
chi ha sottratto
la mia storia
nel tempo
libererò
la spinta
di mentire
e non trovarmi più
beata
tanta umanità
che può considerare
che la scelta
giusta
sia in realtà
il mal minore
sarà per come sarai tu
ma questa fame
di cadere
sbattere
e tirarsi sù
a me
non viene
col tempo
respingerò l’intento
di punire
chi ha sottratto
la mia storia
nel tempo
libererò l’istinto
di mentire per
trovar di più
beata tanta civiltà
che riesce a infliggere
in un colpo secco
sacchi
di viltà
senza sparare
sarà per come sono io
ma quest’idea che
“spacco tutto
tanto
poi lui resta mio”
mi fa tremare
col tempo
ritroverò la voglia
di salire
e intanto
ho perso la mia storia
nel tempo
libererò l’istinto
di mentire
per trovar di più
col tempo
respingerò
l’intento
di punire
chi ha sottratto
la mia storia
nel tempo
libererò
la spinta
di mentire
e non trovarmi più
per una cosa
non c’è età
darsi
una scossa
per riavvicinare
quelle due metà
nelle tue ossa
Quante volte
il tuo aiuto
ho cercato
a vuoto
tra folate
di maestrali
l’ho intravisto
racchiuso
in un battere d’ali
so per certo
hai serbato
l’intensità
e sincerità
del nostro volo
pure se restomuto
il vuoto parla da solo
voli via
come fosse vento
nemmeno il tempo
di soffiarti accanto
così sia
è il mio paravento
tirando
dritto
almeno ho via
di scampo
nella notte
assopito
ti aspetto
tra le fitte
trame
d’apparenza
non rimane
che un lume
nella tua fredda stanza
ora che
non rinnego
di questa vita
il dono anche se
è veleno
nondimeno
mi spiego
il tuo andare lontano
voli via
come fosse vento
nemmeno il tempo
di soffiarti accanto
così sia
è il mio paravento
tirando
dritto
almeno ho via
di scampo
voli via
col vestito
giusto
che anomalia
seguirti di nascosto
così sia
tra carezze
e pianto
me ne sbarazzo
e inghiotto
lo spavento
ha preso a pugni
in faccia l'ospite d'onore
e ora sta tutto tranquillo a riposare
l'uomo di cartone
usa le scale
come fossero parole
già qualcosa ha visto
in cima da acchiappare
l'uomo di cartone
indossa i baci
come fossero nemici
se uno schizza
dentro non può più scappare
l'uomo, sette donne
e senza figli
ha stabilito di imparare
ma soltanto
se è qualcosa di valore
l'uomo di cartone
ha un nascondiglio in faccia
usa le persone
gli ho visto un'esca
in tasca
l'uomo affascinante
di cartone
ha un repertorio altisonante
per la gente che è disposta
a conquistare
l’uomo senza soldi
e mille impegni
ha già in sospeso un po' di conti
si sa che è un grande talento a rimandare
l'uomo di cartone
con questo enigma in faccia
usa le persone
guarda quante esche i
n tasca ha
l'uomo di cartone
emana arsenico ed incenso
come odore
e intanto spunta già un ombrello
che fa scudo al mondo
l'uomo di cartone
un poco d'acqua
e non sa che pesci pigliare
il suo volto
ho visto
già inizia a sbiadire
ora senza forma
né colore
fa i suoi conti con la colla
non può credere
che è tutto ciò che tenga
l'uomo di cartone
mille persone in faccia
senza più coesione
nella sua stessa
esca
l'uomo di cartone
ha un nascondiglio in faccia
usa le persone
gli ho visto un'esca
in tasca
la faccia mia fa capolino
e indubbiamente si sposa
con quello che credi tu
in questo splendido
cielo d'agosto che esplode
scusa ho la mano sudata
sarà quest'afa
o forse
è semplicemente l'attesa
per quello che credi tu
in questo splendido
cielo stellato che esplode
e con la faccia invaghita
scocciata
mi fai
non togliermi l'illusione
non puoi sapere la vita
finché non ci sei...
o dolce anima
senti questa musica
dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo
adesso non fare l'offesa
se il piano tuo di liberarmi
a mala pena si sposa
con quello che volevi tu
in quello splendido
cielo d'agosto che esplode
arranca il cuore anche in discesa
chiuse le dita a forza
e il sangue lentamente riposa
ma quello che volevi tu
era quel cielo romantico
rosso che esplode
e con la faccia agguerrita
smarrita
mi fai
potevi fare attenzione
puoi dire forse alla vita
che tu non ci stai
o dolce anima
senti questa musica
dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo
e con la faccia agguerrita
spaesata
mi fai
potevi fare attenzione
puoi dire mica alla vita
che tu non ci stai
o dolce anima
senti questa musica
dice che nessuno
può toglierti
quello che era già tuo
tutta ben vestita
e grata
a casa
aspetti invano
il mio ritorno
non puoi certo
arrovellarti
col mio moto
interno
nota
come la mia sposa
un poco trascurata
in quest'ultimo giorno
non può forse
attribuirsi
il mio allontanamento
nella testa
non lo faccio apposta
a consegnar le armi
al mio nemico
comico
pure saluto
e invito
a entrare dentro
dentro ai centri commerciali
le persone a stuoli
a intrattener le ore
e si assopisce
il solo e sano istinto
dell'amore
non mi è chiaro lo sfacelo
e la fatica
per toccare infine il cielo
ciottoli sopra un muretto
a prepararsi al volo
con le mani nelle tasche
il cuore stretto a morse
e l'intricato rito
vivere un minuto
e il resto
come di consueto
nota
ancora aspetti
la mia conversione
serve solo la pazienza
vivere l'orrore
che di errare
si va oltranza
sposa
invece hai ripudiato
il triste tuo cilicio
e rotto
il casto
voto
basta un letto
che ti alletti
più del tuo vestito
non mi è chiaro lo sfacelo
e la fatica
per toccare infine il cielo
ciottoli sopra un muretto
a prepararsi al volo
con le mani nelle tasche
il cuore stretto a morse
e l'intricato rito
vivere un minuto
e il resto
come di consueto
nota
invece hai immaginato
che del tuo sorriso
non so stare senza
senza indugio torno
e accordi arpeggio
alla chitarra
sposa
hai dato
per scontato
che avrei preferito
i tuoi giochetti
a tutto
senza tatto
all'improvviso
sono io il farabutto
non mi è chiaro il disincanto
l'illusione
il pianto
e l'essere contento
se all'eterna noia
segue l'estasi un momento
con le mani a scacciar mosche
il cuore nelle tasche
e l'intricato rito
concentrati sul miraggio
e non sul paradiso
non mi è chiaro lo sfacelo
e la fatica
per toccare infine il cielo
ciottoli sopra un muretto
a prepararsi al volo
con le mani nelle tasche
il cuore stretto a morse
e l'intricato rito
vivere un minuto
e il resto
come di consueto
alle porte
del cuore
ha il sogghigno
strano
del ricordo
il mio scrigno
in mano
a un "Io" codardo
che dice
mi piace
va bene così
la morte
che batte
che non muore
ha il sospiro
amaro
del rimpianto
tutto bene
dai, non mi lamento
la voce
che piace
ti dice
così
vorrei
partirmene alle Hawaii
piuttosto che stare qui
vorrei
vedere dove vai
per restarmene qui
Sconnesso
a ridosso
sel cuore
col rumore
nero
del ricordo
testa bassa
senza mai un riguardo
alla voce che
dice
non fare così
compresso
e commosso
nel cuore
con sospetto
adesso
aspetto
il giorno
dallo sterno
e poi dovunque intorno
la voce
vivace
che dice
così
vorrei
partirmene alle Hawaii
piuttosto che stare qui
vorrei
vedere dove vai
per restarmene qui
detesto
l'ascolto
del cuore
quando riesco
a starmene in silenzio
senz'anestetico
e nessun consenso
la voce
infelice
che dice
così
la morte
riparte
dal cuore
conto
piano
almeno
fino
a cento
quanta pena
corteggiare il vento
e la voce
che tace
ora dice
così
tu sei
di più di ciò
che sai
non mostrarti così
non puoi
ingannare ciò che sei
non nasconderti piu!
placida come
una quercia d'estate
gli altri non sanno niente
vortici che dentro
prendono voce
vivide foto di un tempo
giorni di brezza
che muove le cose
ora che passa lento
pure l'unico attimo
in cui vi vedete
sudi a trovar le parole
per quel versetto finale
un'altra volta
proprio no
non ce la fai a sbagliare
zitta davanti al destino
tenera
ancora lo prendi per mano
ma proprio oggi
ancora no
non troverai le parole
nella tua calma apparente
urla che squarciano
il cielo di rabbia
tu che non sai più niente
lui con la testa
sta sotto la sabbia
in questo
suo ultimo gesto
sbagliato
gocce di seta
solcano il viso
quel che sentivi
ti è stato rubato
rubato e poi deriso
sudi a trovar le parole
di quel verdetto finale
un'altra volta
proprio no
ti sembra quasi morire
zitta davanti al destino
tenera ancora gli prendi la mano
ma proprio oggi
ancora no
non troverai le parole
complice lingua
che morde i tuoi passi
cela la tua ferita
non fai ritorno
gli scrupoli ammassi
amare non è fatica
sudi a trovar le parole
di quel versetto finale
un'altra volta
proprio no
non ce la fai a sbagliare
zitta davanti al destino
tenera
ancora gli prendi la mano
ma proprio oggi
ancora no
non troverai le parole
ma proprio oggi
ancora no
non vuoi trovar le parole
l’amore
mi pare
del fumo che ruota
e che sale
mica all’istante
confessa
ti prende
ti accende
e si eclissa
il momento
in cui inizi a duellare
pare
che la sua premessa
comporti
la morte
promessa
dal nero
all’incauto colore
stagna
anche l’acqua di mare
se non prende
forza
non sterza
e disdegna
il quieto
litorale
ma
tu resti
lì, l’Appeso
no
non vuoi sentirti indifeso
losco
al centro
del tuo affresco
pari
strano
aspiri
o meno all’abbandono?
giunto
alla fine del bosco
il momento
par giusto
mi sento
che qua va a finire
che cresco
tutto
ciò che è familiare
è già noto
e mi vien naturale
è da tempo
che deve sparire
forse il lavoro
è sbagliato
trascino il rancore
nel fiato
e l’amore
sta tutto
nel letto
schemi
rituali
e persone
da sacrificare
per ciò di migliore
che aspetti
da ore ed ore
ma
rimani
lì, l’Appeso
no
non ti esponi
è tutto in sospeso
dolce ammasso nel tuo affresco
appari
strano
aspiri
o meno all’abbandono?
e rimani lì l’Appeso
deponi
le armi
nudo e indifeso
forse adesso
ti sei arreso
cedi piano
a pieno
giù nell’abbandono
splendido
solo tra le braccia tue
e adesso è dura metter tutto
a posto
come trovarsi sempre
al posto giusto
eccentrica
la tua malinconia
eppure vivo di te
distante come quel sole
quel che avvicina al bene
è strappare al tuo nome
il suo altare
romantico
quell'estasi non vale
se adesso
il suo posto
è nascosto
per me
ti giuro
tu sei tutto
quel che voglio
però alla prima chance
io cambio in meglio
dondola su funi la tua idea
qualcosa arriva
a rovinare tutto
la barca è a riva
e il remo tocca sotto
gelida
ora cambia la marea
e intanto vivo di te
che hai la tua casa sul sole
quel che avvicina al bene
è strappare
al tuo nome
ogni orpello romantico
quest'estasi
mi assale
è scomparso
il tuo volto
mi ha avvolto
con se'
e adesso rimpiangi
quanto vuoi
l'antico destino
e quel qualcuno
la fronte china
sopra al tuo cuscino
l'aroma di lino
e l'alone sugli occhi
la vista cospargi
quanto vuoi
di fiumi
di fieno
e ciel sereno
il mento tuo affondato
al mio cuscino
e resti, gridi, piangi, ridi
e ancora resisti
quel che avvicina al bene
è strappare
al tuo nome
il suo altare
romantico
quell'estasi non vale
se adesso
il suo posto
è nascosto per me
quel che avvicina al bene
è strappare
al tuo nome
ogni orpello romantico
quest'estasi mi assale
è scomparso
il tuo volto
mi ha avvolto
con se'
ho preso un pugno
una manciata
di memorie
seduto sulla gamba
di tuo padre
occhi sbarrati
a contemplare
il pane
la legna, il caminetto
e l’olio dappertutto
avvolge quella stanza
tua madre che ti nutre
e non ti dice
che un bel giorno
dovrai fare senza
lo sfondo delle fronde
e il bacio sulla fronte
accorcia le distanze
gli occhietti vispi
e quale meraviglia
galleggiare sulle onde
la mano di gigante
e il benvenuto
al mondo
adesso sei presente
ginocchia al pavimento
senza appiglio
ascolti
la tua forza dentro
da dove viene il tuo spirito
lo sguardo
antico
di chi ha già visto
il sentiero
l'andare intrepido
nulla ti ferma
se tu pensi che sia vero
la mente che ti guida
ha una sua propria volontà
vivi leggero
la stanza senza ombre
la scalata al monte
della tua esistenza
seduto
tutto dritto
un padre hai scelto
che ti spieghi il mondo
e il suo dolore
il nodo
e l' irrisolto
puntan l'indice sul volto
alla tua essenza
la fronte al pavimento
senza appiglio
esprimi
la tua voce dentro
da dove viene il tuo spirito
lo sguardo
antico
hai già percorso
quel sentiero
l'andare intrepido
nulla ti ferma
se tu pensi che sia vero
la mente che ti guida
ha una sua propria volontà
vivi leggero